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L’ART. 36, COMMA 2, LETT. B), DEL D.LGS N. 50/2016 PREVEDE CHE DEBBA ESSERE RISPETTATO IL PRINCIPIO DI ROTAZIONE DEGLI INVITI CHE COMPORTA, DI NORMA, IL DIVIETO DI INVITARE A PROCEDURE NEGOZIATE DIRETTE ALL’ASSEGNAZIONE DI UN APPALTO IL CONTRAENTE USCENTE NONCHÉ L’OPERATORE ECONOMICO INVITATO E NON RISULTATO AFFIDATARIO NELLA PRECEDENTE PROCEDURA , SALVO CHE LA
NELL’AMBITO DELL’AFFIDAMENTO DI UNA CONCESSIONE MISTA DI LAVORI E SERVIZI, CON PREVALENZA DI QUEST’ULTIMI, NON E’ POSSIBILE PREVEDERE CHE L’OPERATORE ECONOMICO IN POSSESSO DEI REQUISITI RICHIESTI PER LO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO DI QUALIFICHI DICHIARI DI APPALTARE INTERAMENTE I LAVORI A TERZI, POICHE’ IN SIFFATTE IPOTESI NON TROVA APPLICAZIONE L’ART. 95, COMMA 3, DEL DPR 207/2010
La disciplina delle concessioni demaniali interseca numerosi ambiti materiali di competenza legislativa primaria della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia; ma è altrettanto pacifico, che discipline regionali le quali dispongano proroghe o rinnovi automatici delle concessioni demaniali in essere incidono sulla materia, di competenza esclusiva statale, della tutela della concorrenza, ostacolando l'ingresso di altri potenziali operatori economici
ALL’ADUNANZA PLENARIA LE PROROGHE AUTOMATICHE E GENERALIZZATE DELLE CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME PER FINALITA’ TURISTICO-RICREATIVE. Dec. Pres. C.S. 24 maggio 2021, n. 160 – Pres. Patroni Griffi Devono essere rimesso all’Adunanza plenaria le questioni relative a 1) se sia doverosa, o no, la disapplicazione, da parte della Repubblica Italiana, delle leggi statali (art. 1, comma 683,