Il Consiglio dei Ministri si è riunito a Palazzo Chigi il 30.06.2021 e, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, ha approvato un disegno di legge di delega al Governo in materia di contratti pubblici.

In particolare, il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi in materia di contratti pubblici entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge (ancora non pubblicata in Gazzetta Ufficiale).

Come dichiarato dal Ministro Giovannini (MIMS) “…l’obiettivo è aumentare l’efficienza del sistema degli appalti, garantire una migliore gestione degli investimenti pubblici, rendere più rapide le procedure assicurando tempi certi per la realizzazione delle operegarantire l’efficienza del sistema degli appalti, favorendo la concorrenza tra gli operatori, fornendo regole chiare e garantendo allo Stato la migliore gestione degli investimenti pubblici. Puntiamo a rendere più rapide le procedure e ad assicurare tempi certi per la realizzazione delle opere pubbliche, in coerenza con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con i principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Il disegno di legge approvato oggi mira a semplificare e snellire l’attuale disciplina per facilitare l’operatività delle stazioni appaltanti e delle imprese, che sempre di più si mostrano orientate all’innovazione e alla sostenibilità. Lo scopo è fare presto, fare bene, nel pieno rispetto delle norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, tutela dei lavoratori, di trasparenza e di legalità…”.

In tal senso, viene prevista una maggiore aderenza tra la normativa nazionale e quella eurounitaria, prestando una particolare attenzione alla qualificazione delle stazioni appaltanti per mezzo del potenziamento e la specializzazione del personale delle Stazioni appaltanti.

Inoltre, coerentemente con il PNRR e con i principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale, le norme da adottare dovranno assicurare:

– efficienza e tempestività nell’affidamento, la gestione e l’esecuzione di contratti e concessioni;

– tempi certi per le procedure di gara, per la stipula dei contratti e la realizzazione degli appalti, comprese le opere pubbliche che dovranno essere sempre più orientate all’innovazione e alla sostenibilità;

– il rafforzamento della qualificazione delle stazioni appaltanti;

– la massima semplificazione delle procedure per gli investimenti in tecnologie verdi e digitali e per l’innovazione e la ricerca, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU;

– l’inserimento nei bandi di gara di clausole sociali e ambientali come requisiti necessari o premiali dell’offerta al fine di promuovere la stabilità occupazionale, l’applicazione dei contratti collettivi, le pari opportunità generazionali e di genere;

– una piena digitalizzazione e informatizzazione delle procedure, la riduzione degli oneri amministrativi ed economici a carico dei partecipanti e strumenti per diminuire il contenzioso sull’affidamento ed esecuzione dei contratti pubblici.

Inoltre, saranno verificati, anche attraverso l’uso di banche dati a livello centrale, i sistemi di qualificazione degli operatori di settore e della loro effettiva capacità di realizzare le opere oggetto di gara, delle competenze tecniche e professionali e del rispetto della legalità, compresi gli aspetti legati alla tutela del lavoro e alla prevenzione e contrasto alle discriminazioni di genere.

Si introducono anche specifiche disposizioni per la verifica delle offerte anomale e l’individuazione dei casi in cui le stazioni appaltanti possano ricorrere al criterio del prezzo più basso d’offerta e all’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori.

Si estendono e rafforzano i metodi ADR (Alternative dispute resolution), al fine di comprimere i tempi di realizzazione delle opere e al contempo alleggerire i tribunali dai contenziosi.

Infine, si semplificano e ampliano le forme di partenariato pubblico-privato, soprattutto, la finanza di progetto, per attirare un maggior numero di investitori professionali.

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